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Unione europa trattati – terza edizione

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Uno strumento indispensabile per chi deve conoscere ed applicare le norme di adeguamento del diritto nazionale a quelle del diritto UE. Speciale attenzione è riservata alle norme sulla partecipazione del nostro Paese alla formazione ed all’attuazione del diritto dell’Unione europea. A livello operativo, si rivela particolarmente utile l’evidenziazione delle modifiche introdotte dal Trattato di Lisbona ai trattati previgenti nonché le successive modifiche.

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Aiuti di Stato

[uncode_block id=”2742″]Questa raccolta in materia di aiuti di stato, che analizza le pronunce rese dalla Cassazione civile e dal Giudice amministrativo nel periodo dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2015, si inserisce nel programma della Cattedra Jean Monnet ad personam attribuita al Prof. Nascimbene nel 2013 sul diritto della concorrenza nell’Unione europea, conclusasi nel giugno del 2015.
Il materiale, selezionato e raccolto secondo diversi criteri interpretativi, è messo a disposizione del pubblico (avvocati, magistrati, studenti, studiosi) con l’obiettivo di fornire uno strumento agevole e di facile consultazione sull’elaborazione giurisprudenziale italiana nella materia. L’idea della rassegna, infatti, è nata dalla consapevolezza che, in Italia, non esiste un lavoro di questo genere, ampio ed aggiornato, poiché, da un lato, le banche dati non sempre indicano con precisione le sentenze conformi e difformi e, dall’altro lato, gli osservatori accademici finora si sono concentrati maggiormente sulla materia dell’antitrust.
Più nello specifico, il lavoro mira a fornire a chi lo consulta i passaggi chiave di ogni sentenza, senza fermarsi alla sola massima, ma proponendo anche una più ampia analisi attraverso l’ indicazione delle sentenze conformi e difformi.
Le sentenze sono state suddivise per argomenti e, al fine di rendere più semplice la navigazione on line, sono stati aggiunti dei tags per consentire un collegamento ipertestuale tra le sentenze. Le voci principali, a loro volta suddivise in sottocategorie, sono: nozione di aiuti di Stato, valutazione di compatibilità, revoca e recupero dell’aiuto illegale, questioni processuali (dalla giurisdizione al giudicato), legittimo affidamento e c.d. regola de minimis.

La raccolta è disponibile gratuitamente nei formati pdf, epub e mobi al seguente link:

http://libreria.eurojus.it/prodotto/raccolta-aiuti-di-stato/




Unione Europea. Fonti, adattamento e rapporti tra ordinamenti

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Il volume – dopo una premessa storica sullo sviluppo del processo di integrazione europea, dalla nascita delle Comunità economiche europee sino alle più recenti modifiche introdotte nell’ordinamento dell’Unione europea dal trattato di Lisbona, ed una breve disamina delle sfide attuali del sistema, a fronte in particolare della crisi economica-finanziaria (cap. I) – analizza:

(a) le fonti del diritto dell’Unione (“risistematizzate” con il trattato di Lisbona ed il superamento (almeno) della distinzione tra primo e terzo pilastro dell’Unione), con particolare attenzione alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione, destinata a rimanere, almeno ancora per qualche tempo (dopo il recentissimo parere negativo della Corte di Lussemburgo sull’adesione dell’Unione alla CEDU), il solo testo di diritto scritto che vincola l’Unione e le sue istituzioni (cap. II);

(b) i profili dell’adattamento del diritto interno al diritto sovranazionale, con analisi della legge n. 234/2012, che detta «Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea» (cap. III);

(c) i rapporti tra ordinamento dell’Unione e ordinamento nazionale («autonomi e distinti, ancorché coordinati»), non soltanto per quanto concerne l’impatto delle fonti di diritto dell’Unione sulla legislazione nazionale (ivi compresa la Costituzione, specie alla luce della recente giurisprudenza Melloni), ma anche sugli atti amministrativi e sul giudicato (cap. IV).

 

Indice:

Presentazione. – I. Comunità e unione europea: breve premessa. – II. Le fonti del diritto dell’unione europea. – III. I meccanismi di adattamento al diritto dell’unione europea. – IV. Rapporti tra diritto dell’unione europea e diritto interno. – Bibliografia essenziale. – Elenco della giurisprudenza citata.

 

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La vicenda degli Abogados e l’incerto confine tra Abuso del diritto e legittimo Qualification Shopping con riferimento alla direttiva 98/5

[uncode_block id=”2742″ inside_column=”yes”]L’autore analizza la complessa vicenda degli abogados, attualmente all’esame della Corte di giustizia, sotto il profilo dell’abuso del diritto dell’Unione europea. Si affrontano gli aspetti più controversi della questione. Osservato che la giurisprudenza della Corte in quest’ambito individua il discrimine tra qualification shopping e abuso del diritto nell’effettività dello stabilimento, si riflette sulle difficoltà nel rinvenire degli indici probatori certi dell’abuso. Si giunge alla conclusione, anche alla luce delle forti spinte alla liberalizzazione in questo settore, che legittimare un intervento di controllo, necessariamente pregnante, da parte delle autorità nazionali sulla base del divieto di abuso del diritto, appaia sempre più difficile, a meno che non si versi in un’ipotesi di vera e propria frode.

1. Introduzione – 2. Il rinvio pregiudiziale del CNF: il contesto nazionale di riferimento – 3. (segue)…ed il contesto comunitario – 4. L’affermazione del principio generale del divieto di
abuso del diritto nel rinvio del CNF – 5. L’applicabilità della giurisprudenza Cavallera e Koller alla vicenda degli abogados e alla direttiva 98/5 – 6. La linea di confine tra qualification shopping e abuso del diritto con riguardo alla direttiva 98/5: i possibili indici dell’abuso – 7. La vicenda degli avvocati romeni: un possibile nuovo caso di abuso – 8. Il ruolo dell’armonizzazione come rimedio all’abuso del diritto – 9. Considerazioni conclusive: un’inutile crociata?




Lo straniero nel diritto internazionale

[uncode_block id=”2742″ inside_column=”yes”]0342663Un tema classico del diritto internazionale, quale il trattamento o condizione dello straniero, viene rivisitato alla luce dell’evoluzione delle norme che riguardano, soprattutto, i diritti fondamentali della persona. L’incidenza di tali diritti assume particolare rilievo nella definizione (o meglio ridefinizione ) dello statuto dello straniero, e quindi dei diritti che ne costituiscono parte integrante, distinguendo quelli politici da quelli civili (sostanziali e processuali), i diritti economici e sociali, il diritto di proprietà. Una speciale attenzione è dedicata ai profili relativi alla “circolazione” dello straniero, alle eventuali situazioni di irregolarità, all’espulsione, ai problemi che si pongono con riguardo all¿unità e al ricongiungimento familiare. Nel prendere in esame l’evoluzione delle norme in materia, si è tenuto conto anche del contributo e influenza del diritto dell’Unione europea e della giurisprudenza della Corte di giustizia.

I. Il trattamento dello straniero. Profili generali. – II. La formazione delle norme. – III. Lo standard di trattamento. – IV. L’evoluzione delle norme. – V. Le proposte per una nuova formulazione delle norme e per una disciplina internazionale della materia. – VI. La protezione diplomatica. Profili evolutivi. – VII. L’incidenza dei diritti dell’uomo. – VIII. Il principio di non discriminazione. – IX. Lo statuto e i diritti che ne sono parte integrante. – IX.1. I diritti politici. – IX.2. I diritti civili, sostanziali e processuali. – IX.3. I diritti processuali. – IX.4. I diritti economici e social. – IX.5. Il diritto di proprietà. – X. La definizione dello statuto in un processo evolutivo. La “circolazione” dello straniero. – X. 1. Lo straniero in posizione irregolare, la detenzione e il trattenimento. – X.2. L’espulsione. – X.3. Il diritto all’unità e al ricongiungimento familiare. – XI. Considerazioni conclusive.




Unione europea trattati – seconda edizione

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2141431Una raccolta  ordinata di testi di diritto UE, aggiornata con il trattato di adesione della Croazia. Il volume indica  le modifiche introdotte  da questo trattato e dal trattato di Lisbona, con evidenziazione grafica e con note. Contiene anche i trattati sulla stabilità e sul coordinamento delle politiche economiche e le recenti norme sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione del diritto UE.  Il volume è utile  agli operatori del diritto, agli studenti dei corsi di diritto UE, a coloro che si preparano a concorsi pubblici.

1. Premessa. – 2. Trattato sull’Unione europea. – 3. Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. – 4. Protocolli. – 5. Allegati. – 6. Dichiarazioni allegate all’atto finale della Conferenza intergovernativa che ha adottato il trattato di Lisbona firmato il 13 dicembre 2007. – 7. Tavole di corrispondenza. – 8. Trattato di Lisbona che modifica il trattato sull’Unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea. – 8.1. Disposizioni finali. – 8.2. Protocollo n. 2 che modifica il trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica. – 8.3. Atto finale. – 9. Disposizioni relative all’Irlanda e alla Repubblica ceca. – 9.1. a) Conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Bruxelles (18-19 giugno 2009) [Disposizioni relative all’Irlanda]; b) Protocollo concernente le preoccupazioni del popolo irlandese relative al trattato di Lisbona. – 9.2. Conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Bruxelles (29-30 ottobre 2009) [Disposizioni relative alla Repubblica ceca]. – 10. Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. – 11. Trattati sulla stabilità e sul coordinamento delle politiche economiche. – 11.1. Trattato che istituisce il meccanismo europeo di stabilità (MES). – 11.2. Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance (c.d. fiscal compact). – 12. Norme sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione del diritto UE.




Diritti di cittadinanza e libertà di circolazione nell’Unione europea

[uncode_block id=”2742″ inside_column=”yes”]545678Il volume “Diritti di cittadinanza e libertà di circolazione nell’Unione europea ” esamina uno dei temi principali e fra i più attuali del diritto dell’Unione europea, cui il Trattato di Lisbona ha attribuito ancora maggiore rilevanza avendo posto la persona al centro delle proprie politiche. Ne è prova il riconoscimento, con tale Trattato, di un nuovo diritto, di iniziativa legislativa, che consente, unitamente agli altri diritti già previsti, una effettiva partecipazione dei cittadini europei alla vita democratica dell’Unione, contribuendo così alla loro piena integrazione nella società degli Stati membri di residenza.

Particolare attenzione è, poi, dedicata, al diritto di circolazione e soggiorno dei cittadini dell’Unione, primo e più importante diritto che l’Unione attribuisce ai suoi cittadini e, più limitatamente, ai cittadini dei Paesi terzi, e a quegli ostacoli che ancora impediscono il suo pieno ed incondizionato esercizio quale ne sia la finalità.
La necessità di sensibilizzare e rafforzare il senso di appartenenza e di identificazione dei cittadini europei con l’Unione emerge chiaramente dalla decisione delle sue istituzioni di proclamare il 2013 «Anno europeo della cittadinanza». Gli Autori del volume hanno, dunque, colto l’occasione per compiere una disamina della giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione in tema di cittadinanza europea e di libertà di circolazione e soggiorno, con la finalità di evidenziare quei profili di criticità che, tuttora, esistono.




Diritto Europeo dello sport

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936732Il tema sport e diritto dell’Unione europea, comprendendo quello comunitario, prima, e quello, propriamente, dell’Unione europea a seguito dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona è uno dei temi che ha ricevuto poca attenzione nello studio e pratica del diritto comunitario e dell’Unione, almeno fino alla seconda metà degli anni Novanta, a seguito della nota pronuncia della Corte di giustizia nel caso Bosman. L’interesse per il tema, tuttavia, non è soltanto ai profili di diritto dell’Unione, ma a quelli del diritto promosso dal Consiglio d’Europa, alle iniziative prese da questa organizzazione internazionale, ai collegamenti fra attività e iniziative della UE e del Consiglio. Una valutazione d’insieme di tali profili consente di cogliere la base comune di un “diritto europeo dello sport” e la progressiva formazione dello stesso nel più ampio contesto del diritto internazionale dello sport.

I. Lo sport, il diritto dell’Unione europea e del Consiglio d’Europa. La formazione di un “diritto europeo dello sport”. – II. Il ruolo della Corte di giustizia. L’evoluzione della giurisprudenza. – III. L’attività sportiva e l’applicabilità materiale del diritto comunitario. I casi Walrave e Donà. – IV. Il calcio e, in particolare, il caso Bosman. – V. La giurisprudenza suc- cessiva al caso Bosman. Le attività diverse dal calcio e i casi Agostini, Deliège e Lehtonen. – VI. Accordi di cooperazione e libera circolazione degli atleti cittadini di Paesi terzi: i casi a) Malaja, b) Kolpak, c) Simutenkov e d) Kahveci. – VII. Sport e diritto della concorrenza: i casi a) Balog; b) Piau. – VIII. Il “decreto salvacalcio” e i rapporti fra diritto dell’Unione europea e diritto  italiano. – IX. Il Libro Bianco sullo sport. – X. Lo sport e il Trattato  di Lisbona. – XI. Lo sport e il Consiglio d’Europa. – Appendice: Giurisprudenza rilevante. – Indice degli autori.




Divorzio, diritto internazionale privato e dell’Unione europea

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263768Il volume, in cinque capitoli, cui si aggiunge un’ampia appendice di documentazione (nonché un indice della giurisprudenza e un indice della dottrina presa in esame) tratta di profili di diritto internazionale privato e di diritto dell’Unione europea in materia di divorzio, con riferimento al diritto italiano. L’attenzione si concentra sui temi della legge applicabile, della giurisdizione, del riconoscimento delle sentenze straniere; sui profili dei rapporti personali, patrimoniali, alimentari. L’analisi riguarda anche aspetti di più recente interesse, quali lo scioglimento delle unioni di fatto, delle convivenze registrate, dei patti di solidarietà. Il volume si propone di offrire all’operatore del diritto sia una adeguata informazione sulle norme vigenti, sulle modifiche introdotte dai regolamenti dell’Unione europea, sulla giurisprudenza della Corte di giustizia; sia un’occasione di approfondimento su quei profili che maggiormente rilevano, nel diritto interno, all’atto dell’applicazione delle norme di diritto internazionale privato e di diritto dell’Unione europea (così come interpretate, queste ultime, dalla Corte di giustizia.

CAPITOLO I
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. L’introduzione del divorzio nel nostro ordinamento (legge n. 898/70). Profili generali – 1.1. Il divorzio straniero e il rimedio ai matrimoni «claudicanti» – 1.2. Il riconoscimento di sentenze straniere di divorzio: l’affievolimento del limite dell’ordine pubblico – 1.3. Il divorzio per cause diverse da quelle pre- viste dalla legge italiana (Convenzione dell’Aja del 1970 e regolamento CE n. 2201/2003) – 2.  Le anticipazioni della riforma del sistema di diritto internazionale privato (legge n. 218/95) – 2.1. L’orientamento della Corte costituzionale sulla legge applicabile; le modifiche legislative (in particolare la legge n. 74/87) – 2.2. Le modifiche in materia di competenza e giurisdizione.

CAPITOLO II
3. La legge applicabile nei rapporti fra coniugi – 3.1. Il criterio della cittadinanza e della prevalente localizza- zione della vita matrimoniale – 3.2. La legge applicabile alla separazione e al divorzio – 4. Il rinvio operato dal diritto internazionale privato straniero e l’applicazione della lex fori – 4.1. Il rinvio – 4.2. La lex fori e il «diritto al divorzio» – 5. La legge applicabile alla separazione e al divorzio secondo il rego- lamento UE n. 1259/2010 (c.d. Roma III) – 5.1. Le ragioni di una cooperazione rafforzata – 5.2. I criteri e l’ambito di applicazione – 5.3. La scelta delle parti – 5.4. La prevalenza del regolamento; il rapporto con altre norme (in particolare con la legge n. 218/95) – 6. I rapporti patrimoniali e le obbligazioni alimentari – 6.1. Obbligazioni patrimoniali e «statuto» del divorzio – 6.2. Le obbligazioni alimentari: a) in generale; b) in particolare, il regolamento n. 4/2009 – 6.3. Le pro- poste in materia di diritti patrimoniali. Rapporti fra coniugi e unioni registrate. Le materie oggetto di disciplina: a) giurisdizione; b) legge applicabile; c) riconoscimento ed esecuzione; d) possibili effetti nel nostro ordinamento – 7. L’affidamento dei figli minori.

CAPITOLO III
8. I criteri di giurisdizione. Il regime comune – 9. Il regolamento CE n. 2201/2003 sulla competenza, sul ricono- sci- mento e l’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e di responsabilità genitoriale (c.d. Bruxelles II bis): a) profili generali; b) criteri di giurisdizione e conseguenze nel nostro ordinamento; c) litispendenza e connessione – 9.1. La responsabilità genitoriale: a) il criterio della residenza abituale del minore; le conseguenze nel nostro ordinamento; b) il criterio della presenza del minore nel Paese ove è stato illecitamente trasferito; la competenza in casi particolari; c) la competenza del giudice «più adatto»; i provvedimenti cautelari – 9.2. La proroga di competenza. La mancanza di previsioni nel regolamento.

CAPITOLO IV
10. Il riconoscimento delle sentenze di divorzio. La disciplina di diritto comune – 11. La necessita` di accerta- mento dei requisiti delle sentenze. Ruolo e funzioni dell’ufficiale di stato civile – 12. Il riconoscimento automa- tico e l’esecutività delle decisioni secondo il regolamento n. 2201/2003 – 12.1. Le ipotesi in cui è necessaria (o non) l’istanza per la dichiarazione di esecutività – 12.2. In particolare, le decisioni in materia di diritto di visita e di ritorno del minore.

CAPITOLO V
13. L’attualità del problema – 13.1. I rapporti eterosessuali – 13.2. I rapporti omosessuali – 13.3. La qualifica- zione del rapporto in base al diritto straniero applicabile o l’applicazione della legge nazionale del soggetto. Il contrasto con l’ordine pubblico – 13.4. Le lacune legislative e il possibile ricorso alla teoria dell’ordine pubblico attenuato – 14. L’orientamento della Corte costituzionale.




Giurisprudenza di diritto comunitario

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753654Il volume mira a fornire all’operatore giuridico, giudice, avvocato o ad altro titolo interessato all’applicazione del diritto comunitario, uno strumento che gli consenta di prendere un primo, utile contatto con il risultato di quell’attività che quotidianamente, da oltre cinquant’anni, l’istituzione giudiziaria delle Comunità svolge: interpretare, meglio precisandone ratio e contenuto, le regole del sistema giuridico comunitario e, oggi, dell’Unione europea. Tale sistema, infatti, nonostante la copiosa produzione normativa, a livello sia di diritto primario, sia di diritto derivato, rimane, soprattutto nei suoi principi fondamentali, di importanza marcatamente “pretoria”. Il giurista italiano che si dedichi allo studio e alla pratica del diritto comunitario non può, poi, prescindere dal contributo della giurisprudenza costituzionale, il cui rilievo è fondamentale per cogliere il modo, originale e (specie dopo la modifica del 2001 all’art. 117 della Costituzione) problematico in cui è stato definito il rapporto tra l’ordinamento interno e quello comunitario. La raccolta di casi si propone, perciò, di offrire un panorama della giurisprudenza comunitaria a) sui profili istituzionali (con riferimenti alla giurisprudenza costituzionale) ove larga parte è dedicata, come nella prevalente manualistica, alla tutela giurisdizionale distinta nei principali mezzi di ricorso; b) sulla cittadinanza dell’Unione e sulle libertà fondamentali garantite dai Trattati; c) sulla libera circolazione delle persone, delle merci e dei capitali; d) sul diritto della concorrenza e il regime degli aiuti di Stato. L’esposizione dei casi segue un criterio logico, evidenziato dai titoli dei paragrafi e dei sottoparagrafi, così da fornire al lettore una prima guida all’interno di ogni argomento consentendo, allo stesso tempo, una rapida individuazione delle pronunce di volta in volta rilevanti. Nel riportare i casi si è scelto, poi, al fine di rendere più agevole la lettura, di riassumere i fatti rilevanti di ogni singola controversia, riproducendo i punti più significativi dell’argomentazione giuridica. Il volume è corredato, oltre che dall’Indice tematico, da un Indice cronologico e da un Indice alfabetico dei casi.

FONTI
1. Trattati istitutivi. – 2. Principi generali di diritto. – 2.1. Rispetto dei diritti fondamentali. – 2.2. Diritti della difesa. – 2.3. Respon- sabilità degli Stati membri per violazione del diritto comunitario. – 2.4. Proporzionalità. – 2.5. Sussidiarietà. – 2.6. Leale collabora- zione. – 2.7. Legittimo affidamento. – 2.8. Libero accesso ai documenti. – 2.9. Principio di precauzione. – 3. Diritto internazionale. – 3.1. Consuetudine. – 3.2. Accordi internazionali. – 4. Gli atti delle istituzioni. 4.1. Regolamenti. – 4.2. Direttive. – 4.3. Decisioni. – 4.4. Atti non vincolanti. – 4.5. Atti atipici. Comunicazioni – Codici di condotta. – 4.6. Atti del terzo pilastro.

CAPITOLO II
ISTITUZIONI

CAPITOLO III
ORDINAMENTO COMUNITARIO E ORDINAMENTO INTERNO
1. Orientamento della Corte di giustizia. – 2. Orientamento della Corte costituzionale italiana.

CAPITOLO IV
TUTELA GIURISDIZIONALE
1. Ricorso per annullamento. – 1.1. Atti impugnabili. – 1.2. Soggetti legittimati ad impugnare. Ricorrenti privilegiati – Ricorrenti non privilegiati. – 1.3. Termini. – 1.4. Vizi dell’atto. Violazione delle forme sostanziali – Incompetenza – Sviamento di potere – Difetto di motivazione – Inesistenza degli atti. – 1.5. Effetti della sentenza di annullamento. – 2. Ricorso in carenza. – 3. Eccezione d’inapplicabilità. – 4. Ricorso per infrazione. 4.1. Nozione di infrazione. – 4.2. Discrezionalità della Commissione. – 4.3. Procedura precontenziosa. – 4.4. Procedura contenziosa: i motivi di ricor- so. – 4.5. Procedura contenziosa: il ricorso interstatale. – 4.6. Applicazione della sanzione pecuniaria. – 5. Azione di responsabilità extracontrattuale. – 6. Rinvio pregiudiziale. – 6.1. Funzione del rinvio pregiudiziale. – 6.2. Nozione di giurisdizione nazionale. 6.3.    Competenze del giudice nazionale e del giudice comunitario (controllo sulla rilevanza e sulla ricevibilità). – 6.4. Oggetto del rinvio pregiudiziale. Atti non vincolanti – Accordi internazionali – Diritto nazionale (richiamato dal diritto comunitario) – 6.5. Obbligo del rinvio pregiudiziale – 6.6. Rinvio pregiudiziale di validità. – 6.7. Tutela cautelare e rinvio pregiudiziale. – 6.8. Effetti delle sentenze pregiudiziali. Effetti della sentenza pregiudiziale di validità – Effetti della sentenza pregiudiziale interpretativa.

CAPITOLO V
CITTADINANZA, PERSONE E SERVIZI
1. Cittadinanza. – 2. Libertà di circolazione dei lavoratori. – 2.1. Nozione di lavoratore .– 2.2. Contenuto della libertà. – 2.3. Dero- ghe. – 3. Libertà di stabilimento. – 3.1. Nozione di stabilimento. – 3.2. Contenuto della libertà. –3.3. Stabilimento secondario. – 3.4. Deroghe. – 4. Libertà di prestazione di servizi. – 4.1. Nozione di servizio. – 4.2. Contenuto della libertà. – 4.3. Deroghe.

CAPITOLO VI
CIRCOLAZIONE DELLE MERCI
1. Nozione di merce. – 2. Divieto di dazi doganali. – 3. Divieto di restrizioni quantitative e misure di effetto equivalente. – 3.1. Misure distintamente applicabili. – 3.2. Misure indistintamente applicabili. – 4. Deroghe.

CAPITOLO VII
CIRCOLAZIONE DEI CAPITALI
1. Nozione e contenuto. – 2. Deroghe.

CAPITOLO VIII
CONCORRENZA
1. Nozione di impresa. –2. Intese vietate. – 2.1. Nozione. – 2.2. Pregiudizio al commercio. –2.3. Effetti della dichiarazione di nullità. – 2.4. Norme nazionali e norme comunitarie. –2.5. Comportamenti degli Stati. – 3.   Abuso di posizione dominante. – 4.    Concentrazioni. – 5.    Nozione di servizio d’interesse economico generale. – 6. Aiuti di Stato. – 6.1. Nozione. – 6.2. Obbligo di notifica. – 6.3. Valutazione di compatibilità. –6.4 Obbligo di recupero. – 6.5. Legittimo affidamento.