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DIRITTO DEL PROCESSO E DEL CONTENZIOSO DELL’UNIONE EUROPEA

[uncode_block id=”2742″ inside_column=”yes”]Eurojus è uno strumento di conoscenza e di informazione, come di dibattito e di approfondimento, che nasce dalle attività di ricerca condotte nell’ambito del Centro di Eccellenza Jean Monnet presso l’Università degli Studi di Milano, diretto dal Professor Bruno Nascimbene, dove dal 2000 (e prima ancora grazie alle cattedre di diritto UE dei professori Bruno Nascimbene e Massimo Condinanzi, poi divenute Cattedre Jean Monnet) il fenomeno dell’integrazione europea è oggetto di studio e di approfondimento nei suoi molteplici profili. L’attenzione dei giovani – e meno giovani – ricercatori che fanno capo al Centro investe, infatti, oltre agli aspetti istituzionali, il contenzioso avanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea, la cooperazione giudiziaria penale, l’immigrazione e la cittadinanza, la tutela dei diritti fondamentali, la concorrenza e gli aiuti di Stato, l’Unione monetaria e la recente governance bancaria, i rapporti tra diritto UE e diritto nazionale, la partecipazione dell’Italia alla formazione delle norme UE, l’adeguamento del diritto nazionale a quello UE, materie alle quali i ricercatori, nell’ambito delle diverse specializzazioni, hanno contribuito e contribuiscono con lavori individuali e riflessioni condivise. Pur nella consapevolezza che Eurojus si aggiunge ai tanti, autorevoli, strumenti di informazione e di dibattito esistenti, l’obiettivo di un luogo di discussione specificamente dedicato all’Unione europea è quello di condividere i risultati delle ricerche svolte e favorire il dibattito sulle tematiche sopra indicate coinvolgendo chi, in altre sedi scientifiche e istituzionali, quotidianamente si impegna nell’approfondimento e nella diffusione dei profili giuridici dell’integrazione europea. L’avvio di questa iniziativa nel semestre di presidenza italiana non è casuale: il nostro Paese ha una nuova responsabilità in un momento di rinnovamento, all’esito di una crisi finanziaria e del debito sovrano che ha generato un’ondata di euroscetticismo senza precedenti. I docenti e gli studiosi sono chiamati a contribuire ad un’impresa di diffusione della “corretta” conoscenza del sistema dell’Unione anche fuori dai confini dei rispettivi atenei e nella società in generale. L’auspicio è che Eurojus, pur con i suoi limiti, possa contribuire in qualche misura a questa missione.

Proff. Bruno Nascimbene e
Massimo CondinanziDIRITTO DEL PROCESSO E DEL CONTENZIOSO DELL’UNIONE EUROPEA (crediti 6) (secondo semestre)
Prof. Massimo Condinanzi 

Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Presentazione del corso
Il corso, che è realizzato nel contesto della Cattedra Jean Monnet ad personam e si inquadra nell’ambito delle iniziative del Centro di eccellenza Jean Monnet presso l’Ateneo, è indirizzato a studenti che abbiano superato l’esame di Diritto dell’Unione europea e, preferibilmente, di Diritto processuale civile.

Programma del corso
La frequenza del corso presuppone la conoscenza, acquisita attraverso lo studio del Diritto dell’Unione europea, del quadro complessivo dei mezzi di tutela giurisdizionale avanti al giudice dell’Unione, che si connotano per la sostanziale atipicità rispetto tanto alle forme di tutela più comuni nell’ambito delle organizzazioni internazionali, quanto ai modelli della tutela giurisdizionale nazionale. Attenzione verrà, innanzitutto, dedicata alla distribuzione delle competenze tra i diversi organi che compongono l’ordinamento giudiziario dell’Unione europea, nonché alla struttura e alla composizione dei medesimi.
Successivamente, il corso sarà dedicato allo studio delle regole, di diversa provenienza e di ineguale valore giuridico, che disciplinano lo svolgimento del processo dell’Unione nel contesto delle varie tipologie di azioni di fronte al giudice di tale ordinamento. In un sistema processuale ancora relativamente “giovane” e altrettanto relativamente poco “codificato”, l’attenzione sarà rivolta soprattutto alla prassi del processo di fronte alla Corte, al Tribunale e, ora, al Tribunale della funzione pubblica dell’Unione europea, prassi poco nota perché assai poco diffusa attraverso gli ordinari strumenti di accesso alla giurisprudenza comunitaria e, pertanto, finora conosciuta ancora da pochi “specialisti” del settore, al contrario delle regole sostanziali o materiali del sistema dell’Unione, ormai familiari a un largo pubblico di operatori giuridici. La finalità è quella di consentire allo studente di familiarizzare con le categorie processuali di un processo “non nazionale”, eppure fortemente connesso con le quotidiane esigenze di tutela del cittadino dell’Unione, i cui diritti, com’è ben noto, non sono ormai più soltanto di matrice statuale, ma vieppiù risentono di una derivazione comunitaria a cui si associa una peculiare forma di tutela giurisdizionale.
Il testo consigliato costituisce una base di lavoro essenziale ma non sufficiente, la preparazione dell’esame dovendo fondarsi anche sul contenuto delle lezioni e sul materiale distribuito a lezione. Identiche considerazioni inducono a ritenere la frequenza fortemente consigliata.
Costituisce parte integrante del corso la preparazione, con distribuzione e commento dei relativi atti di causa, e la successiva partecipazione a un’udienza della Corte di giustizia o del Tribunale dell’Unione europea a Lussemburgo.

Testi per la preparazione dell’esame
M. Condinanzi – R. Mastroianni, Il contenzioso dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, 2009 ovvero l’ultima edizione disponibile.

Per l’indispensabile conoscenza dei testi normativi di riferimento
M. Condinanzi, Codice del contenzioso dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, 2010.

Per ogni utile ulteriore riferimento giurisprudenziale si rinvia a B. Nascimbene, M. Condinanzi (con la collaborazione di C. Amalfitano e C. Sanna), Giurisprudenza di diritto comunitario. Casi scelti, Milano, Giuffrè, 2007 ovvero l’ultima edizione disponibile.